Infrastrutture, rigenerazione urbana e ricerca: con 111 milioni Pavia riparte

Progetti per 111 milioni di euro per la realizzazione di nuove infrastrutture, per opere di rigenerazione urbana e anche per la nascita dell’ambizioso Centro di ricerca dell’Università. Il presidente della Regione, Attilio Fontana ha presentato oggi, giovedì 13 maggio, il Piano Lombardia che prevede una cifra consistente destinata alla provincia di Pavia per la realizzazione di nuove infrastrutture, per opere di rigenerazione urbana e anche per la nascita dell’ambizioso Centro di Ricerca dell’Università.

“Abbiamo anche un piano di interventi per il turismo – ha detto Fontana -. Per il Pavese abbiamo pensato alle ciclovie perché dopo la pandemia c’è voglia di un turismo di prossimità”.

Oltre al comparto del turismo i finanziamenti che Regione Lombardia ha previsto per il territorio pavese, nell’ambito degli interventi programmati per la ripresa economica dopo la crisi provocata dalla pandemia, guardano soprattutto alle infrastrutture.

“Dalla provincia di Pavia sono stati presentati 78 progetti che stiamo valutando – ha sottolineato Fontana -. Incontri come quello di oggi con gli amministratori locali e le categorie produttive, sono utili perché ci consentono di ascoltare la voce di chi opera sui territori e, di conseguenza, calibrare al meglio gli interventi. Presto avremo un incontro con i vertici di Anas per cercare di sbloccare l’iter della superstrada Vigevano-Malpensa. Inoltre siamo impegnati anche a sostenere il progetto per il raddoppio della linea ferroviaria Milano-Pavia”.

Dei 111 milioni destinati alla provincia di Pavia, 33 sono destinati ai Comuni e alla Provincia per il finanziamento di opere pubbliche e 78 per progetti di sviluppo del territorio: 44,5 per mobilità, ciclistica e cicloturismo, 7,7 per infrastrutture viarie e 10,3 per la difesa del suolo (destinati al grave problema del dissesto idrogeologico in Oltrepo Pavese).

Il sindaco di Pavia, Fabrizio Fracassi, che ha incassato i complimenti per il progetto “Pavia città d’acqua”, ha chiesto un sostegno per ampliare la tangenziale est della città, soprattutto nei punti più critici dove oggi si registrano spesso code, per il recupero e la bonifica delle numerose ex aree industriali dismesse a cominciare da quella dell’Arsenale. “E’ una città nella città – ha aggiunto il primo cittadino – e a me, al termine del mio mandato, piacerebbe restituire una Pavia diversa, più moderna”. Ma l’obiettivo principale per Fracassi è che Pavia non sia più fanalino di coda in Lombardia. “Dobbiamo riprenderci un ruolo da protagonisti” ha sottolineato. 

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