Pavia riparte dalla aree dismesse: incentivi per chi apre attività

La pandemia ha cambiato le nostre abitudini e danneggiato pesantemente la nostra economia. Per dare una mano a chi non si arrende e ci vuole riprovare, il Consiglio comunale, su iniziativa della maggioranza e con il concorso di parte dell’opposizione, ha dato il via libera, nel corso della seduta del 17 maggio, al recepimento della normativa regionale che incentiva la rigenerazione e il riuso del patrimonio edilizio dismesso presente nelle aree del Distretto urbano del commercio, stabilendo che il cambio di destinazione d’uso di attività commerciali di vicinato e artigianali di servizio è sempre consentito a titolo gratuito. Questo è un concreto sostegno economico all’avvio di nuove attività commerciali e artigianali di servizio.

Per esempio, una gelateria che avvii una nuova attività nelle aree Duc per una superficie di 50 metri quadri con mutamento di destinazione d’uso da “terziario” ad “artigianato di servizio” non deve più versare al Comune i circa 4mila euro di oneri di urbanizzazione e non è più soggetta al costo per la monetizzazione dei parcheggi pubblici (previsti ai sensi della normativa urbanistica).

Gli ambiti del Duc in cui applicare le premialità sono gli edifici, degradati, dismessi o in cui non risultino attività insediate da almeno un anno, prospicienti e confinanti con le seguenti vie cittadine: corso Cavour, corso Mazzini, Strada Nuova, piazzale Ponte Ticino, piazzale Ghinaglia, via dei Mille, corso Garibaldi, via Cardano,  via Volturno, piazza Cavagneria, via Cardinal Riboldi, piazza del Duomo, via Teodolinda, via del Comune, via Omodeo, via Menocchio, piazza della Vittoria, via Mascheroni, via Calatafimi, via Zecca, via Beccaria, via Capsoni, via Maffi, corso Carlo Alberto, viale Matteotti, via Santa Maria alle Pertiche, corso Cairoli, viale Argonne, viale Bligny, viale Sardegna, via Necchi, via Indipendenza, via D. Chiesa, via C. Battisti.

Il Consiglio comunale ha inoltre approvato l’ordine del giorno sottoscritto da tutti i consiglieri di maggioranza con Gallo e Demaria, come primi firmatari finalizzato a impegnare l’amministrazione a definire un apposito studio che individui le aree periferiche a valenza commerciale da inserire nel Duc, così da estendere le agevolazioni qui riferite anche alle aree periferiche cittadine.

Con una ulteriore deliberazione  il Consiglio comunale, sempre nella seduta del 17 maggio, partendo dalla necessità di rilanciare la qualità del vivere urbano, ha inoltre definito gli indirizzi per i cosiddetti usi temporanei all’interno dell’intero territorio comunale.

L’uso temporaneo, che non comporta il mutamento della destinazione d’uso dei suoli e delle unità immobiliari interessate, non prevede il pagamento di alcun onere ed è regolato da apposita convenzione tra il Comune e il beneficiario e vuole essere di stimolo e supporto all’avvio di nuove attività, in un periodo nel quale occorre sostenere gli investimenti.

In una fase congiunturale economicamente complessa, anche dovuta all’emergenza Covid 19, è infatti necessario individuare nuovi approcci alla rigenerazione urbana e al recupero del patrimonio edilizio esistente, affiancando alla tradizionale regolamentazione edilizia del territorio la ricerca di regole condivise che incentivino l’utilizzo di beni e spazi con usi temporanei.

È così opportuno consentire l’avvio sperimentale e temporalmente limitato di iniziative, anche economiche, che possano favorire il recupero e il riutilizzo del patrimonio edilizio esistente e contribuiscano al rafforzamento del sistema produttivo ed economico.

“Con l’approvazione di questi provvedimenti” – ha dichiarato Massimiliano Koch, assessore all’urbanistica – prosegue l’elaborazione di politiche di rigenerazione urbana e di strumenti di pianificazione finalizzati a consentire uno sviluppo urbano consapevole, valorizzando il patrimonio esistente e incentivando le attività economiche per superare il periodo di crisi “.

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