Fazioni in “guerra” per la scuola Montessori
SOMMO – E’ diventata una lotta tra fazioni la formazione della prima classe della primaria che segue il metodo Montessori. Una lotta che si combatte anche a colpi di diffide, nonostante tutti siano dalla stessa parte. Sia la scuola che i genitori, infatti, vorrebbero che il progetto proseguisse, ma mancano i docenti per poterlo fare.
«Servono 8 docenti per il progetto – ha spiegato il dirigente scolastico Maria Oglio -, ma ad oggi in organico ne abbiamo una di ruolo, una che ha dichiarato che forse si trasfferirà, un’altra a tempo determinato e due che forse saranno immesse in ruolo. Quindi nella migliore delle ipotesi potremmo avere 5 docenti sugli 8 che servono e nella peggiore 3». La scuola a novembre ha comunicato la criticità eppure l’ufficio scolastico regionale ha consentito l’apertura delle iscrizioni e i genitori di 25 bambini hanno iscritto i loro figli. «La situazione è nota da novembre – ha aggiunto la presidente del Consiglio d’istututo Giusy Marzano -. Ne abbiamo parlato e abbiamo avuto modo di sentire anche l’opinione di esperti esterni. Per continuare il progetto abbiamo bisogno di insegnanti formate accanto a quelle tradizionali». Secondo alcuni genitori, però, gli insegnanti ci sarebbero.
«Non è così – ha aggiunto Marzano – altrimenti l’istituto sarebbe cannibale perché mangerebbe un suo figlio, voluto 5 anni fa e portato avanti con forza. Perché nessuna delibera per questo progetto è mai stata bocciata dal Consiglio d’istituto. Per questo motivo, io che non ho mai preso una multa, ho dovuto chiedere aiuto a un avvocato. C’è stata una diffida, che ha il sapore degli schiaffi dati ai passegeri del treno in Amici miei»