Emergenza casa: Italia Viva vuole parlarne in Consiglio
Con il caschetto in testa come quello che si usa nei cantieri, quattro rappresentanti di Italia Viva (Marco Anselmetti, Gianluigi Vecchi, Ilaria Pezzali e Maurizio Lazzari) oggi, giovedì 20 maggio, hanno effettuato un presidio davanti a palazzo Mezzabarba per chiedere la convocazione di una seduta straordinaria del Consiglio comunale dedicata al “problema casa” in città.
“Il disagio abitativo a Pavia è un fenomeno purtroppo molto diffuso – ha sottolineato Anselmetti, in passato direttore generale di Asm Pavia -. Alcuni dati nazionali dicono che il 6% delle famiglie italiane fatica a pagare il mutuo o l’affitto. Secondo Federcasa e Nomisma invece, se ci fossero disponibili degli alloggi popolari il cui canone mediamente è di 110 euro rispetto ai 530 di un mutuo o 400 di un affitto, il disagio delle famiglie diminuirebbe perché per non perdere la casa le famiglie sono costrette a sacrificare la quasi totalità del loro reddito. Di conseguenza aumentano le persone che chiedono sussidi alimentari o un aiuto economico per pagare le utenze”.
A Pavia a fronte di 630 domande per ottenere un alloggio popolare pervenute in occasione dell’ultimo bando, la disponibilità è di appena 65 appartamenti, di cui 54 inseriti in programmi di ristrutturazione. Complessivamente il patrimonio di edilizia residenziale pubblica, invece, è di 3.183 case, 2345 di proprietà di Aler Pavia-Lodi e 838 del Comune. “Palazzo Mezzabarba è consapevole del problema perché nelle linee guida di revisione del Pgt ha evidenziato come le domande di alloggi superino di 11 volte di disponibilità – ha aggiunto Anselmetti -. Il Comune ha chiuso il bilancio con un avanzo di cassa di 10 milioni compresi gli utili di Asm, è un’amministrazione che non è indebitata e quindi può intervenire sul contesto sociale”. Da qui la richiesta di parlarne in un Consiglio comunale: “Senza pregiudizi – ha insistito l’ex direttore generale di Asm – perché non è tempo di pregiudizi, è tempo di farsi carico dei problemi sociali della città, che rispetto ai dati in nostro possesso relativi all’anno scorso, crediamo siano persino peggiorati”.